Papst Franziskus empfing Schimon Peres

Am 30. April hat Papst Franziskus den israelischen Präsidenten Schimon Peres im Vatikan empfangen. Bei den Gesprächen sei auch dem Wunsch Ausdruck verliehen worden, dass die Verhandlungen zwischen Israel und Palästina baldmöglichst wieder aufgenommen werden könnten. Es bestehe die Hoffnung, dass Israel und Palästina mit der Wiederaufnahme der Gespräche und mit Unterstützung durch die internationale Gemeinschaft, aber auch mit mutigen Entscheidungen und dem guten Willen beider Seiten eine Übereinkunft finden können, die die legitimen Erwartungen beider Völker respektiere und somit entschieden zu Frieden und Stabilität in der Region beitragen könne. 




Die Situation in Jerusalem sowie der Bürgerkrieg in Syrien seien von Franziskus und Schimon Peres angesprochen worden. Besondere Würdigung erfuhren die Fortschritte der Arbeiten der bilateralen Kommission zwischen Israel und dem Heiligen Stuhl, die für die Ausarbeitung einer Übereinkunft zu Fragen gemeinsamen Interesses zuständig ist. Wie Vatikansprecher Pater Federico Lombardi bestätigte, hat Schimon Peres während des Treffens seiner Hoffnung Ausdruck verliehen, Papst Franziskus möge baldmöglichst einen Gegenbesuch in Israel einplanen.

Originaltext der Presseverlautbarung:

Oggi, nel Palazzo Apostolico Vaticano, il Santo Padre Francesco ha ricevuto in Udienza Sua Eccellenza il Sig. Shimon Peres, Presidente dello Stato d’Israele, che ha incontrato successivamente anche l’Em.mo Segretario di Stato, Card. Tarcisio Bertone, accompagnato dall’Ecc.mo Segretario per i Rapporti con gli Stati, Mons. Dominique Mamberti.

Durante i cordiali colloqui è stata affrontata la situazione politica e sociale del Medio Oriente, dove perdurano non poche realtà conflittuali. Si è auspicata una pronta ripresa dei negoziati tra Israeliani e Palestinesi affinché, con decisioni coraggiose e disponibilità da ambedue le Parti, nonché con il sostegno della comunità internazionale, si possa raggiungere un accordo rispettoso delle legittime aspirazioni dei due Popoli e così contribuire risolutamente alla pace e alla stabilità della Regione. Non è mancato un riferimento all’importante questione della Città di Gerusalemme. Si è manifestata particolare preoccupazione per il conflitto che affligge la Siria per il quale si è auspicato una soluzione politica, che privilegi la logica della riconciliazione e del dialogo.

Sono state affrontate anche alcune questioni riguardanti i rapporti tra lo Stato d’Israele e la Santa Sede e tra le Autorità statali e le comunità cattoliche locali. Sono stati apprezzati infine i notevoli progressi fatti dalla Commissione bilaterale di lavoro, impegnata nell’elaborazione di un Accordo su questioni di comune interesse, per il quale si auspica una pronta conclusione.